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Visualizzazione dei post da gennaio, 2014

Overhang sui bancari

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Venerdì scorso, a mercati chiusi, il Banco Popolare, tra i più importanti istituti di credito italiani, ha annunciato un aumento di capitale da 1,5 mld di €, necessario, a quanto pare, per fronteggiare gli stress test previsti quest'anno dalla Bce. Chi segue il blog ricorderà che avevo parlato poche settimane fa proprio di questo problema, che avrebbe potuto creare non pochi problemi ai mercati per il 2014. La Bce ha deciso infatti di effettuare degli stress test per verificare la solidità delle banche europee, sia in termini di capitale proprio che di impieghi. Era chiaro fin dal giorno in cui fu presa questa decisione che molte banche non avrebbero pienamente superato gli stessi, e che dunque sarebbero state costrette a ricorrere a tutti i mezzi a disposizione per rafforzarsi: dall'aumento di capitale, alle fusioni, alla vendita di assets. Il management di Monte dei Paschi di Siena voleva procedere ad un aumento di capitale agli inizi di questo mese, ma poi la Fondazio

Correzione?

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Dopo il forte rally natalizio questo primo mese del nuovo anno non sembra, al momento, dare grosse soddisfazioni agli azionari. Gli indici di tutto il mondo, infatti, da alcuni giorni a questa parte hanno cominciato a stornare un pò, concedendo spazio a quanti ritengono sia in atto la prima correzione dell'anno. Per chi non lo sapesse, con il termine "correzione" si intende una fase di discesa "controllata" delle quotazioni, nel senso che dopo forti periodi di rialzo seguono periodi nei quali i prezzi vengono limati verso il basso. Le ragioni di una correzione possono essere centinaia, ma sono sempre o quasi un pretesto: il vero motivo è la necessità, o la voglia, di chi ha ottenuto buone performances di vendere per incassare il guadagno. Generalmente, quando si verifica una correzione "normale" essa è anche salutare, perchè spurga i mercati dagli eccessi generati dai rialzi precedenti e rende di nuovo appetibili le quotazioni. Mediamente si sce

Il Fallimento ordinato delle Banche

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In questi giorni ho ricevuto diverse richieste di spiegazioni in ordine all'ultimo accordo raggiunto dai paesi membri dell'Unione Europea relativamente alle procedure concordate in caso di fallimento di una banca appartenente all'area dell'Euro. L'accordo, rientrante nella più ampia discussione attorno l'Unione Bancaria dei paesi membri prevede conseguenze molto pesanti in primis per tutti coloro che con la banca fallita hanno a che fare. In altre parole, il fallimento "ordinato" di una banca europea prevede ora innanzitutto che siano gli azionisti, gli obbligazionisti ed i correntisti della stessa i primi a dover...."pagare". Allego un servizio, stringato ma esauriente, andato in onda nel TG1 del 27/06/20013 che spiega bene il tutto.

L'Irlanda torna sul mercato dei Bond

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Era uno dei paesi più devastato dalla crisi finanziaria ed economica. Banche fallite, disoccupazione feroce, crescita asfittica. Ma con una classe politica e dirigente sostanzialmente sana e capace. Ed un Sistema-Stato funzionante. Con ridondanze, errori, negligenze.....ma funzionante. Anni di dure riforme,  scelte molto coraggiose, un piano di aiuti concesso dalla Troika terminato solo il 31 Dicembre del 2013 ed ora, nell'anno domini 2014 l'Irlanda torna a far parlare di se. Stavolta in bene, in quanto stamattina la prima emissione di Titoli di Stato post crisi è andata alla grande: erano in offerta Titoli a 10 anni per un valore di 3,75 mld di euro. Inutile dire che l'asta è stata totalmente coperta ed addirittura la richiesta era di 12 mld, più di tre volte tanto. Un successo clamoroso, anche e SOPRATTUTTO considerando il tasso che il governo è riuscito a strappare agli investitori. Un "misero" 3,543% annuo. Molto inferiore a quanto paga, per analoga scadenz