Correzione?

Dopo il forte rally natalizio questo primo mese del nuovo anno non sembra, al momento, dare grosse soddisfazioni agli azionari. Gli indici di tutto il mondo, infatti, da alcuni giorni a questa parte hanno cominciato a stornare un pò, concedendo spazio a quanti ritengono sia in atto la prima correzione dell'anno.
Per chi non lo sapesse, con il termine "correzione" si intende una fase di discesa "controllata" delle quotazioni, nel senso che dopo forti periodi di rialzo seguono periodi nei quali i prezzi vengono limati verso il basso. Le ragioni di una correzione possono essere centinaia, ma sono sempre o quasi un pretesto: il vero motivo è la necessità, o la voglia, di chi ha ottenuto buone performances di vendere per incassare il guadagno.
Generalmente, quando si verifica una correzione "normale" essa è anche salutare, perchè spurga i mercati dagli eccessi generati dai rialzi precedenti e rende di nuovo appetibili le quotazioni.
Mediamente si scende di 5/10 punti percentuali, in un periodo di tempo che va da pochi giorni a qualche settimana. Questo MOLTO genericamente, perchè ogni correzione, come un'impronta digitale, non è mai uguale ad un'altra.
In questi giorni sembra se ne stia formando una, con i mercati azionari di tutto il mondo in flessione. La "scusa" stavolta sono i timori sugli utili societari americani. "Scusa" riciclata più volte ma riproposta essenzialmente sempre nella stessa salsa.
Vi allego il grafico del Dow Jones a 2 anni: la linea blu è la media delle quotazioni a 50 giorni, e passa intorno ai 16.000 punti. Lì avremo il primo supporto, e lì i mercati potrebbero ripartire. Venisse sfondata la prima linea il Dow Jones andrebbe a testare quasi certamente i precedenti massimi relativi, in area 15.600/15.700. Secondo supporto. E qui saremmo a circa 800 punti di discesa dai massimi storici, quindi circa il 5%. Che potrebbe bastare per arginare definitivamente la correzione. Si scendesse ancora allora la linea "Maginot" passerebbe in area 14.700/14.800, livello di partenza in passato di varie onde rialziste. Sotto quest'ultimo livello ritengo altamente improbabili ulteriori discese (saremmo a -10% dai massimi).
L'RSI, il "Relative Strenght Index" non è ancora in ipervenduto (che arriva a quota 30...come si vede è poco sotto 50) e questo indica che ancora abbiamo da ballare un pò.
Dovessi scrivere sotto tortura, con una magnum 44 puntata alla tempia, scommetterei sul livello di 15.600 come area di inversione e ritorno del Toro.
Ma forse ho visto troppe volte "Il Cacciatore".


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