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Visualizzazione dei post da novembre, 2013

Black Friday

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Oggi, dopo la pausa di ieri, riaprono i mercati americani. Arrivati quasi tutti sui massimi storici (Dow Jones oltre i 16.000 punti, Nasdaq oltre 4.000-era dal 2000 che non si vedevano questi livelli!-S&P oltre 1.800) ci si chiede dove si potrà arrivare da qui alla fine dell'anno. Pochi posts fa avevo scritto che la mia personale sensazione era per un graduale rialzo e mi pare che si stia avverando. Si sale costantemente ma piano, senza sedute con strappi violenti. E questo è molto positivo, perchè i mercati che salgono senza aumento di volatilità di solito forniscono un indice di ottima salute. Oggi comunque sarà un giorno importante, economicamente parlando. Infatti negli USA si apre ufficialmente la stagione degli acquisti natalizi, e loro sono soliti "festeggiarla" l'ultimo venerdì del mese di Novembre, che viene ribattezzato "Black Friday". Durante questa giornata tutti gli esercenti commerciali, nonchè le grandi catene di distribuzione (anche qu

Draghi pronto a tassi negativi?

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Il prossimo 5 Dicembre potrebbe segnare una svolta nell'operato della BCE. Per la prima volta nella sua storia, la Banca Centrale Europea guidata dal nostro Mario Draghi potrebbe percorrere la via dei tassi negativi sui depositi marginali. In sostanza, per costringere le banche commerciali europee ad impiegare la propria liquidità in prestiti alle imprese ed ai privati (provando così a rilanciare la crescita attraverso un aumento del credito), la Bce non solo non offrirebbe alcun interesse ai depositi effettuati presso di lei dalle banche stesse (come è già oggi, con tassi allo 0%), ma applicherebbe tassi negativi: le banche che depositassero liquidità presso la Bce dovrebbero pagare loro un interesse per il "servizio". Uno strumento potente, ma pericoloso. Potente perchè costringe le banche a non usare più la Bce come parcheggio della propria liquidità, e quindi le sprona a rivolgere lo sguardo altrove. Pericoloso perchè non è detto che le banche impiegherebbero la

Risk On: Dow Jones a quota 16.000 punti in intraday

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Da diversi giorni, causa anche una serie di impegni personali, e non ultima una fastidiosa forma influenzale, latito un pò sul blog. Me ne scuso con tutti i miei pochi, ma preziosi (!), lettori. Peraltro, non c'è moltissimo da dire. La mia previsione di  un proseguimento della fase rialzista sui mercati azionari mi pare stia pienamente avverandosi, con il Dow Jones che mentre scrivo ha sfondato, seppure in intraday, la fatidica soglia dei 16.000 punti. Nuovo record storico. Chissà per fine anno quale sarà il livello raggiunto. Non escludo che possa essere inferiore a questo, ma a questa possibilità assegnerei non più del 20% di possibilità. Il fatto è che nel mondo continua ad esserci tantissima liquidità in cerca di impiego e l'investimento azionario continua ad essere, PER ESCLUSIONE, l'asset più appetibile. Infatti, il mercato dei bonds appare ancora incerto, l'oro resta inchiodato sotto i 1.300 $ l'oncia ed il settore immobiliare è ancora in piena crisi. Di c

Draghi taglia i tassi..un giorno dopo il "Btp Italia"!

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Ci sarebbe da ridere, se non ci fosse da piangere. Una beffa di proporzioni colossali si è abbattuta oggi sui 300.000 investitori, privati e pubblici, che ieri e ieri l'altro hanno sottoscritto la quinta emissione dei Btp "Italia". Per fortuna che proprio ieri ci avevo dedicato un post sull'argomento, altrimenti avrei potuto essere tacciato di "dietrologo". Il giudizio che ne davo e a maggior ragione ne dò oggi era negativo. Ma oggi prevale un sentimento di rabbia. Rabbia verso la disinformazione finanziaria, verso l'approsimmazione con la quale si parla di investimenti, di risparmi, di soldi. Rabbia verso i network televisivi e informativi in genere che hanno "pompato" questo collocamento, contribuendo in maniera determinante alla mattanza che si consumerà nei prossimi mesi ed anni. Il Btp Italia emesso ieri ha un rendimento determinato da una quota fissa (ridicola) ed una variabile, legata all'inflazione. Più l'inflazione sal

"BTP ITALIA": fu vera gloria?

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Pochissimi giorni fa è stato emesso il nuovo BTP Italia, titolo di stato legato all'inflazione, con rendimenti in parte fissi ed in parte variabili. La parte variabile è determinata, appunto, dall'andamento dell'inflazione: se questa salirà il rendimento aumenterà, viceversa accadrà il contrario. Personalmente ritengo il Btp Italia un investimento sbagliato, privo di logica e ad alto rischio.  Riporto integralmente un'intervista tratta dal sito trend-online.com a Fabrizio Zampieri fatta da Rossana Prezioso. E' molto esplicativa e chiarisce bene l'argomento. Proprio nel giorno in cui il Btp Italia a scadenza novembre 2017 fa il suo ingresso fra le urla festanti della folla, chi ha buona memoria sa che c'è ben poco da gioire. A ricordarci un passato che ha poco più di vent'anni è Fabrizio Zampieri (head of the finance department di Eurocomm Investments in Dubai) che fa notare come nel giro di neanche due anni ci siano state già 5 emissioni, prop