Draghi pronto a tassi negativi?

Il prossimo 5 Dicembre potrebbe segnare una svolta nell'operato della BCE. Per la prima volta nella sua storia, la Banca Centrale Europea guidata dal nostro Mario Draghi potrebbe percorrere la via dei tassi negativi sui depositi marginali.
In sostanza, per costringere le banche commerciali europee ad impiegare la propria liquidità in prestiti alle imprese ed ai privati (provando così a rilanciare la crescita attraverso un aumento del credito), la Bce non solo non offrirebbe alcun interesse ai depositi effettuati presso di lei dalle banche stesse (come è già oggi, con tassi allo 0%), ma applicherebbe tassi negativi: le banche che depositassero liquidità presso la Bce dovrebbero pagare loro un interesse per il "servizio".
Uno strumento potente, ma pericoloso. Potente perchè costringe le banche a non usare più la Bce come parcheggio della propria liquidità, e quindi le sprona a rivolgere lo sguardo altrove. Pericoloso perchè non è detto che le banche impiegherebbero la stessa liquidità per finanziare aziende e privati: potrebbero, ad esempio, comprare Titoli di Stato. Inoltre, i tassi negativi possono generare, o potenziare, i processi deflattivi (già in itinere).
Staremo a vedere, certo che l'idea è di quelle forti e profuma un pò di "ultima spiaggia": un estremo tentativo di ridare forza ad una crescita asfittica e mai così effimera, legata in ambito europeo sostanzialmente alle sole esportazioni tedesche.


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