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Visualizzazione dei post da gennaio, 2013

LTRO: partono i primi rimborsi del prestito

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Come ricorderete la BCE, nel dicembre del 2011 e poi ancora nel Febbraio/Marzo 2012 avviò un'importante politica economica espansiva, nel tentativo di "pompare" liquidità all'interno di un sistema bancario in grande difficoltà. Per fare tutto ciò creò il cosiddetto "Long Term Refinancing Operation (LTRO)", un colossale piano di prestiti di denaro al tasso dello 0.75% a tutte le banche dell'Unione Europea che ne avessero fatto richiesta. Complessivamente, quasi mille miliardi di €. Le richieste arrivano massicce. Ben 278 banche chiesero il prestito, che prevedeva una serie di "finestre" temporali durante le quali gli stessi istituti bancari avrebbero potuto restituire, anticipatamente, quanto ottenuto. Pochi giorni fa, al verificarsi della prima finestra di rimborso l'attesa era molto alta. Vedere quante, quali, e per quali importi le banche avrebbero rimborsato i prestiti era un importante indicatore sullo stato di salute delle stesse.

I dieci Comandamenti!!

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Lo scandalo che in questi giorni sta travolgendo Monte dei Paschi di Siena (per nulla improvviso, ma anzi ampiamente e con larghissimo anticipo previsto) deve essere un monito a tutti gli investitori, grandi o piccoli, su alcune buone regole da seguire per i propri risparmi ed il loro impiego. Come Gesù diede a Mosè i dieci comandamenti, io rimetto a voi le regole auree del buon investitore (giusto per fare un parallelismo che mi pare calzante!. Ovviamente scherzo...): 1) Semplicità. Investite in prodotti di cui capite il funzionamento, anche se per sommi capi. Quello che non capite non lo comprate. 2) Diversificazione. Mai investire tutti i propri risparmi in un solo asset (immobiliare, azioni, obbligazioni, materie prime, etc): vale il "principio dell'orto" ; sarebbe del "giardinetto" ma io uso il termine orto perchè mi pare più appropriato (!). Una coltivazione può non dare frutti, o darne di marci. Se ne pianti dieci tipi diversi, se non altro grazie

Quanti "CACs" sui nostri Titoli di Stato!

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Dal 1° Gennaio 2013 per i nostri Titoli di Stato (Bot, Btp, Ctz, etc...) sono decisamente....."Cacs" amari!. Per meglio dire, lo sono per i loro sottoscrittori, di qualunque nazionalità essi siano. Cosa è accaduto di tanto preoccupante?. Semplicemente, ma la notizia è naturalmente sfuggita a qualsiasi notiziario televisivo, radiofonico, ed a quasi tutta l'informazione cartacea, dall'inizio del nuovo anno anche l'Italia ha attuato il cosiddetto "fondo salva stati", ribattezzato "ESM" (Meccanismo di Stabilità Europeo). Una delle norme più vessatorie, per i risparmiatori, è quella che obbliga tutti i paesi europei ad applicare le Clausole di Azione Collettiva (CAC) sui propri titoli di debito pubblico di nuova emissione. In pratica, su tutte le nuove emissioni di titoli di stato di durata superiore a 12 mesi, con prima cedola scadente a partire dal primo giorno del nuovo anno, lo Stato emittente avrà la possibilità, nel caso in cui versi in

Una moneta di platino da 1.000 miliardi di $

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Francamente, dopo tanti anni dediti alla finanza ed agli investimenti, questa mi mancava. No, il titolo del post non è ironico. Non ha niente di fantasioso, ne di verosimile. E' proprio vero!!. Giorni fa, alcuni membri del congresso degli Stati Uniti hanno proposto l'idea di coniare una moneta di platino del valore di 1.000 miliardi di $ per scongiurare la prossima crisi fiscale (il debt ceiling di cui ho già parlato). All'inizio sembrava una specie di scherzo, una boutade....dalle mie parti si direbbe una c....ta!. Poi ci ha pensato l'economista e premio nobel Paul Krugman a renderla una cosa seria, sostenendo che il Presidente degli Stati Uniti dovrebbe assolutamente provvedere a tale conio. Il punto è questo: come ho già spiegato la Costituzione americana non consente un indebitamento illimitato: vengono definiti dei tetti massimi oltre i quali non si può andare. Quando si deve sforare, e ciò è accaduto centinaia di volte, il Congresso deve votare u

L'indice ITRAXX

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Chi segue quotidianamente o quasi l'andamento dei mercati internazionali, di qualunque genere essi siano, avrà notato che questo nuovo anno è partito sotto l'egida di una rinnovata, diffusa, fiducia. Fiducia nella possibilità che il 2013 sia l'anno della svolta, fiducia nella capacità dei paesi in difficoltà di sapersi riprendere, etc... Uno degli indicatori più interessanti ed affidabili per verificare se questo clima di fiducia si ripercuote anche nei freddi numeri degli investitori professionali è l'indice ITRAXX. Si tratta di uno strumento finanziario derivato che offre la possibilità di prendere posizioni sulle probabilità di default (fallimento) di un paniere di titoli emessi. Questo indice, a sua volta diviso in vari altri strumenti (per esempio, iTraxx per l'Europa, iTraxx per il settore auto, iTraxx Europe Crossover per i titoli privi di rating, iTraxx Energy...) copre tutte le aree geografiche esclusi il Nordamerica e i Paesi emergenti, ed è gestito d

Apple vs Samsung: se Jobs non c'è....

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Da qualche anno due grandi competitors si contendono il mercato dell'elettronica di largo consumo, in particolare telefonia e computers: Apple e Samsung. Due colossi molto diversi per filosofia aziendale, strategie comunicative, prodotti, etc.  La prima icona dell'innovazione, della ricerca, del prodotto che crea un bisogno e non viceversa. La seconda spesso ad inseguire,  ma molto attiva sui paesi emergenti e particolarmente aggressiva nella ricerca di sinergie  con altri leaders di settori affini e confinanti. Il grafico che vi propongo è l'andamento dei due titoli in borsa negli ultimi 6 mesi: l'avreste mai pensato che Apple in questo lasso di tempo è scesa del 15% e Samsung invece è salita del 35%?. Il 5 Ottobre 2011 Steve Jobs lasciò questo mondo, ma prima di andarsene pensò bene di lasciare in un cassetto diverse idee, che sarebbero state sviluppate e prodotte nei mesi appena successivi: Iphone 5, ad esempio. Ora purtroppo quelle idee sembrano essere finite,

Incroci pericolosi: Debt Ceiling ed elezioni in Italia

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Fine Febbraio sarà un periodo da monitorare con molta attenzione. Per noi italiani e per il resto del mondo. Da un lato, sponda atlantica, dovrà essere trovato un accordo sul "debt ceiling" americano. Dall'altro, sponda mediterranea, l'Italia va alle urne, in una competizione elettorale che si prospetta alquanto incerta. Naturalmente il rischio è che non si trovi un accordo negli Usa e che in Italia il risultato delle elezioni sancisca una sostanziale ingovernabilità. Il debt ceiling è il tetto al debito oltre il quale il Governo Usa non può indebitarsi. Il tetto è soggetto a revisioni votate dal Congresso che lo ha aumentato, stando al dipartimento del Tesoro, 78 volte dal 1960, 49 volte sotto presidenti repubblicani e 29 sotto Amministrazioni democratiche. A luglio 2011 il limite era fissato a 14.294 miliardi di dollari, poi aumentato di circa mille miliardi. Se il tetto non fosse stato alzato sarebbe scattato il blocco dei pagamenti per servizi e programmi

Era il 1869.....

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Nel 1869, vale a dire 144 anni fa, Gaetano Semenza, patriota risorgimentale e poi deputato del Regno, diede alle stampe un trattatello dal titolo "Della libertà delle banche". Tra le altre cose, fu anche tra i fondatori del giornale economico "Il Sole".  A pagina 17 (dal secondo paragrafo), che allego, Semenza ci spiega bene quale fine potrebbe fare il mondo economico e finanziario del 2013 con l'inondazione di liquidità che le banche centrali stanno facendo da 4 anni a questa parte. Lo scrive in poche righe, straordinarie per sintesi e chiarezza. Alla faccia di analisti, economisti, leaders politici, capipopolo, stregoni e quaquaraqquà!.

A che punto siamo?

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Quotidianamente mi sento rivolgere questa domanda: "A che punto siamo del tunnel?". Quasi alla fine, con un spiraglio di luce in fondo in fondo?. A metà strada, nella parte più claustrofobica?. O magari appena all'inizio, soltanto all'imbocco di una lunga e tortuosa galleria?. Difficile dare risposte. Specialmente di tipo sensato. Alcuni paletti però si possono certamente piantare:  1) l’80 per cento delle nuove emissioni di debito pubblico americano è ormai acquistato dalla Fed. Che ruolo può mai avere il mercato con il suo piccolo 20 per cento? Questo significa che sostanzialmente il destino dei Treasury bonds a stelle e strisce è determinato da scelte politiche, non di mercato. E la politica, per mano di Obama e Bernanke ha deciso: tassi a questi livelli (cioè bassi, praticamente a zero) almeno fino al 2015. 2) I dati macro continuano nel loro complesso a non essere né particolarmente buoni né particolarmente cattivi, con la sola eccezione dell’Europa medite

In dettaglio sul Fiscal Cliff

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Il 2 Ottobre scorso parlavo in un post del problema del Fiscal Cliff, apparentemente risolto sul filo di lana tre giorni fa. Come ricorderete, si trattava sostanzialmente di una serie di misure fiscali prese dal presidente Bush per rilanciare l'economia americana, e si concretizzavano in una serie di tagli alle tasse. Lo scorso 31 Dicembre, se non ci fosse stata una proroga o se comunque (come è avvenuto) non ci fosse stata una rivisitazione di questo pacchetto fiscale il problema sarebbe stato molto duro da affrontare, perchè di fatto e di colpo sulle teste dei cittadini americani si sarebbero abbattute imposte e tasse per circa 2500/3000 $ a testa. Com'è andata a finire nel dettaglio?. Direi....benino. Per le persone che guadagnano oltre 400 mila dollari l'anno sale dal 35% al 39,6% l'aliquota del prelievo fiscale. 450 mila per il reddito famigliare. Sempre per questo scaglione di reddito la tassazione sui dividendi e sui capital gains sale al 20%. Arriva un

Una new entry del blog: Fred

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Sono veramente contento di poter inserire nel blog Fred. No, non è un mio amico inglese o americano. Semplicemente, dal 20 Dicembre scorso, la Federal Reserve di S. Louis ha deciso di fare un widget gratuito ad uso e consumo di blog e siti internet. Sul lato destro del blog il widget è già attivo e lo trovate sotto la dicitura "i grafici di Fred". Cliccando sul singolo grafico potrete accedere direttamente al sito della Federal Reserve di S. Louis e alla loro immensa miniera (assolutamente "free") di dati economici. Naturalmente i dati sono quelli della Fed di Ben Bernanke!. Un piccolo servizio in più che spero troverete di vostro interesse. ps: Fred sta per Federal Reserve Economic Data.

Oro per i privati

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Parlando dell'oro di Stato mi ero ripromesso di trattare anche l'oro "privato", quello dei singoli risparmiatori, sia come persone fisiche che giuridiche. Il perchè è presto detto: per i privati il mondo dell'oro "fisico" è molto più complesso di quanto si creda. Dal duemila, un risparmiatore privato italiano può detenere anche oro fino, cioè non lavorato. I lingotti d’oro possono essere di diverse dimensioni, ma il loro valore al grammo è inversamente proporzionale al peso: ad esempio, 1000 lingotti da un grammo costano più di un unico lingotto da un chilo, per via dei costi di produzione. Costando di più hanno una quotazione inferiore a quella che abitualmente si sente nei tg o nei giornali specializzati. In altre parole, quando sentiamo parlare di quotazioni del tipo " 1750 dollari l'oncia" è necessario capire che si tratta della quotazione dei lingotti da investimento, universamente riconosciuti tali. Per la precisione, l'unic