Buon Anno!

A tutti voi auguro un 2014 sereno e  ricco di soddisfazioni. Ci attende un anno difficile per quanto riguarda gli investimenti: i mercati azionari sono sui massimi, almeno quelli americani e parte di quelli europei, e di fatto una correzione, anche del 5-10%, ci starebbe tutta e sarebbe assolutamente fisiologica e salutare. I mercati obbligazionari, invece, dopo un 2013 certamente non facile (e qui la correzione c'è già stata) sono vicini ad un bivio, il cui punto di partenza è facilmente identificabile nel rendimento attualmente raggiunto dai Treasuries Bonds a 10 anni: 3%. Gli altri assets sono al palo od in forte ripiegamento: l'oro chiude un 2013 disastroso ed anche altre materie prime come il petrolio non hanno brillato, tutt'altro.
Il 2014 sarà probabilmente uno degli anni più difficili da "impostare" dell'ultimo decennio, stretto tra germogli di ripresa sempre più robusti oltre oceano e, al contrario, molte nubi ancora all'orizzonte nel vecchio continente.
Sarà l'anno degli stress tests per gli istituti bancari dell'UE, e questo potrebbe riservare molte amare sorprese (gli ultimi anni di Mps ne sono una conferma) e potrebbe essere anche l'anno di una svolta importante nella politica monetaria della BCE, che appare sempre più determinata ad approcciare uno stile aggressivo ed espansivo.
Sarà anche l'anno chiave per il Giappone, che verificherà se la politica ultraespansiva della BOJ avrà avuto effetti duraturi e per l'India, chiamata a delicate elezioni politiche che potrebbero stravolgere completamente gli attuali assetti di governo, con ripercussioni (anche favorevoli) per tutto il mondo degli "emergenti".
Insomma molta carne al fuoco.
La speranza è quella di non scottarsi mentre la si rigira sulla brace.
Di nuovo buon 2014 a voi ed ai vostri cari!.



Post popolari in questo blog

Montagne di denaro

Le Porte di Tannhäuser

Venezuela, è "default parziale"